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Urbex o Esplorazioni urbane

L' esplorazione urbana ha molti nomi – Urban exploration, Urbex, UE, Infiltration o Reality Hacking – che in genere indicano la perlustrazione di strutture costruite dall' uomo, abbandonate o nascoste, quasi sempre accompagnata da un' attività di documentazione fotografica. Talvolta viene anche chiamata "speleologia urbana" o "arrampicata urbana", a seconda dei luoghi visitati. Esempi di questa attività sono l'esplorazione di palazzi sia abbandonati che ancora abitati, di sistemi urbani di drenaggio delle acque, di tunnel di servizio, di passaggi sotterranei e simili.

La fotografia e la documentazione storica sono ingredienti essenziali di questo hobby e, anche se talvolta esso può condurre allo sconfinamento su proprietà private, non è questa la regola e comunque le intenzioni sono oneste. L'Urban Exploration è anche comunemente indicata come "infiltrazione"; 

Per sua stessa natura l'urbex comporta diversi fattori di rischio, dai pericoli fisici veri e propri alla possibilità di infrangere la legge con relative sanzioni sia pecuniarie che penali. In diversi paesi, infatti, alcuni comportamenti connessi con l'esplorazione urbana possono violare leggi nazionali, oppure possono essere anche considerati forme abusive di accesso o lesioni della privacy. Proprio per questo motivo la prima regola dell' esploratore urbano è:

Non prelevare nulla dai luoghi, mai avventurarsi da soli, fare solo fotografie e lasciare solo impronte.

 

Urbex
Muri scrostati, vetri rotti, polvere, odore acre di muffa, silenzio, tracce del passaggio di animali, danni provocati dall'uomo e umidità che lentamente corrode travi, murature, mobili e oggetti di uso quotidiano....è questo il mondo in cui ci muoviamo, è questo ciò che fotografiamo con le nostre esplorazioni urbane.
In carrozza
Binario tre, un rapido con destinazione andar via per quelli che ci credono che spostarsi li salvi comunque sia... 
Dove fermano i treni
parte un po di vita, da dove, fermano i treni e proprio là dove fermano i treni parte sempre un altro varietà,
parte sempre un nuovo varietà.
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       Luciano Ligabue

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Ville che Passione
Subito dopo gli ospedali psichiatrici,
adoro intrufolarmi in vecchi palazzi nobiliari, ville signorili e castelli abbandonati. La mia passione in questi luoghi ha libero sfogo...
A volte, prima di scattare, mi preparo un simil set fotografico con gli oggetti presenti in giro, oppure sposto i mobili, giusto per dare un tocco personale alla foto.
C'erano una volta i manicomi
In 6 anni ho visitato 7 manicomi,in alcuni di essi ci sono tornata varie volte,e tutte le volte ho portato a casa scatti diversi ed anche migliori dei precedenti.La mia passione per questi luoghi supera di gran lunga quella per ville o castelli perchè li dentro sembra di rivivere il dolore dei "reclusi".
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40 anni dopo la 180
Il 13 maggio 1978 il Parlamento italiano approva la LEGGE 180, nota anche come Legge Basaglia. Una legge che si oppone alla violenza della logica manicomiale, una legge che sancisce la chiusura dei manicomi, una legge che è restituzione di diritti, di cittadinanza, di dignità e di libertà alle persone che vivono la sofferenza del disagio mentale.
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Il Castello di Sammezzano
è una tenuta collinare privata di oltre 160 ettari che si trova a Leccio, presso il comune di Reggello(FI).Il Castello di Sammezzano,in stato di degrado,rappresenta il più importante esempio di architettura eclettica d’Italia. Il suo ideatore, Ferdinando Panciatichi Ximenes D’Aragona,lo realizzò trasformando la struttura preesistente(1605)sull’onda della corrente culturale definita "Orientalismo”.
A settembre del 2015 è nato il movimento Save Sammezzano. Tale movimento civico intraprese una lunga e variegata serie di attività sensibilizzanti,ed ha finalmente portato l’attenzione nazionale (e non solo) sulla situazione di Sammezzano e sulla necessità di recuperarlo e renderlo fruibile. 
per maggiori info:
http://www.savesammezzano.com
Manicomio Fotografico
Manicomio Fotografico è una community che si occupa di urbex, tra le più attive in Italia.
Nel 2016 abbiamo iniziato un progetto di mostre itineranti con "Memento Viate".
Nel 2017 "Pachamama-La natura si riprende i suoi spazi".
2018 "La Rivoluzione Triste".
2019 "La voce dei colpevoli"
Oradour sur Glane
è un piccolo comune francese che si trova nel dipartimento della Haute-Vienne a circa 200 km da Bordeaux.Dal 1944 è una città fantasma. Simbolo delle sevizie e della barbarie alle quali fin troppe volte il genere umano è stato sottoposto. In ogni scorcio del paese, episodi di sangue versato, e molte targhe commemorative a ricordarlo. Città dei Martiri, città fantasma, defraudata ed annientata dagli orrori della guerra e dalla crudeltà umana.
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